Il Bel Paese dei biscotti
Avete mai provato a chiedere a un turista in vacanza in Italia qual è il suo biscotto italiano preferito? Nella maggior parte dei casi risponderà con sincera passione: “I biscotti con l’arcobaleno… quelli colorati, i biscotti farciti – hai presente quei biscotti che ricordano la bandiera italiana? Ehi, aspetta, le Zeppole valgono?”.
Per la cronaca… no, le zeppole non valgono.
I biscotti storicamente attributi alla tradizione del Bel Paese sono davvero tantissimi… e forse nemmeno tutti gli italiani saprebbero distinguerli tutti.
Ecco per voi dieci storici biscotti che affascinano tutti gli stranieri in vacanza… e non solo! Li conoscete tutti?
1. Le nevole
Origine: Ortona, Abruzzo
L’ingrediente principali delle nevole, biscotti dal sapore caldo e agrumato è il mosto cotto, il succo non filtrato dell’uva che, in questa zona, non può che essere quella di Montepulciano, che viene raccolta nei mesi di settembre e ottobre.
Si potrebbero anche utilizzare altre uve, ma il gusto dei biscotti cambierebbe del tutto.
In aggiunta alla sua esclusività c’è il fatto che il ferro usato per creare l’inimitabile forma delle nevole è realizzato a mano nel solo borgo medievale di Guardiagrele, a quasi cinquanta chilometri di distanza da Ortona.
Sebbene le nevole si possano trovare in quasi tutti i negozi di Ortona, questi biscotti hanno un raggio di esportazione davvero limitato, e già a pochi chilometri dalla cittadina si possono incontrare persone che non ne hanno mai nemmeno sentito parlare.
Assurdo, dal momento che sono fra i più distintivi biscotti di questa parte dell’Abruzzo.
2. Ossi dei morti
Origine: Piemonte
Il giorno di Ognissanti è una festività molto sentita in Italia. In Piemonte la si celebra con i tipici Ossi dei Morti, la cui forma ricorda proprio delle ossa. L’ingrediente chiave per questa delizia di stagione è farina di mandorle dolci e mandorle essiccate.
Sebbene questa ricetta sia tipica del Piemonte, per amor di verità dobbiamo dire che gli Ossi dei Morti vengono preparati in tutt’Italia, ma che spesso gli ingredienti cambiano da regione a regione. In Veneto, ad esempio, vengono usati vino bianco e amido di patate, mentre i siciliani preferiscono il cioccolato.
Non importa come sono fatti, il risultato è sempre un croccante biscotto perfetto per essere inzuppato nel primo espresso del mattino e che può essere gustato per tutto l’inverno.
3. Struffoli
Origine: Napoli
Napoli deve ringraziare i Greci per gli struffoli, uno dei più popolari dolci natalizi italiani (e uno dei più famosi nelle pasticcerie estere). Il nome deriva dal greco “strongulos”, che significa “rotondo” e fa riferimento al meticoloso lavoro con cui vengono realizzate le singole palline di uova e farina prima di essere fritte e ricoperte di miele o zuccherini.
4. Zaletti
Origine: Venezia
I Zaletti sono biscotti di farina di granturco che prendono il nome da “zàlo”, che in dialetto veneziano significa “giallo”.
Sono tradizionalmente fatti senza zucchero e serviti solitamente con vino dolce per dessert.
5. Cuccidati
Origine: Sicilia e Calabria
I Cuccidati (baccelati in italiano) sono deliziosi e graziosi biscotti siciliani tipici del periodo natalizio, fatti con fichi dolci, datteri, nocciole sgusciate e scorza di arancia.
Ogni città in Sicilia ha una sua versione di questi biscotti, e perfino nomi diversi in base al dialetto. Talvolta la loro forma classica squadrata viene trasformata in figure che ricordano il Natale, come ghirlande o pecorelle.
Anche in Calabria i Cuccidati sono fra i dolci natalizi preferiti. Sebbene simili, la ricetta calabrese omette datteri e miele e aggiunge gocce di cioccolata e, talvolta, anche noci.
6. Occhio di bue
Origine: Trentino-Alto-Adige
I cuochi dilettanti adorano la semplicità dei biscotti occhio di bue. La ricetta prevede un numero limitato di ingredienti molto facili da trovare, come tuorli d’uova, marmellata di albicocca, zucchero di canna, farina e burro.
Questi piccoli panini di biscotto sono presenti un po’ in tutto il territorio italiano, ma sono prevalentemente diffusi in Trentino-Alto-Adige, dove gli occhi di bue vengono spesso farciti con marmellate diverse e farine tipiche della regione.
7. Biscotti al Sesamo degli Antichi Romani
Origine: Roma
Preparare e servire ai propri ospiti questi biscotti darà a tutti una vera e propria lezione di storia! Questi dolci e croccanti biscotti affondano le loro radici nell’Antico Egitto e nell’Antica Grecia, ma sono gli Antichi Romani ad avere il merito di averli adottati per primi come cibo per la colazione o per dessert.
Durante la Seconda Guerra Punica, Greci e Fenici importarono l’apicoltura a Roma. Questi biscotti, che variano di forma e grandezza in base alla fantasia del pasticcere, sono semplicemente il risultato del felice incontro fra i Romani e le api.
8. Ricciarelli
Origine: Siena
I Ricciarelli, dolci biscotti di zucchero, miele, mandorle e bianco d’uova, sono un dolce servito tradizionalmene nel periodo di Natale insieme a vini dolci come il Moscadello di Montalcino.
Questi biscotti risalgono addirittura alla tradizione senese del XIV secolo.
9. Tarallucci abruzzesi
Origine: Abruzzo
I quattro ingredienti principali per questi tipici biscotti sono ingredienti naturali altrettanto tipici della regione Abruzzo: il vino, l’olio d’oliva, la farina e la marmellata d’uva.
Ci sono molteplici versioni di questi biscotti (ad esempio i calabresi bocconotti), ma la ricetta tradizionale è proprio quella abruzzese.
10. Baci di Dama
Origine: Tortona, Piemone
Oltre ad avere un nome adorabilmente romantico, i Baci di Dama nascondono un cuore che racchiude tre sapori paradisiaci: nocciola, cioccolato al latto e ciocciolato fondente.
La leggenda vuole che i Baci di Dama siano stati pensati per soddisfare le richieste del principe Vittorio Emanuele II di Savoia nel 1852, che desiderava creare un vero e proprio “brand” piemontese.