Il biscotto nella Storia
Il termine Biscotto deriva dal latino “panis biscotus” (cioè pane cotto due volte): in origine infatti erano semplicemente fette di pane cotte una seconda volta nel forno, per aumentarne la conservabilità anche per lunghi periodi.
I biscotti sono una preparazione antica, entrati nella tradizione culinaria di tutto l’Occidente, del Medio Oriente e dell’Estremo Oriente in numerosissime varianti. Già nell’antica Roma era uso offrire dolci al termine dei pasti, con lo scopo di “sgrassare” la bocca; quest’usanza si protrasse fino al Medioevo, quando i biscotti cominciarono ad essere serviti anche fra una portata e l’altra. Dobbiamo alle ben fornite cucine dei monasteri medievali la sperimentazione e la creazione delle più deliziose varianti: ricciarelli, bracciatelle, berlingozzi, calcionetti, pinocchiati, cotognate, morselletti, mostaccioli, offelle…
Oltralpe, la preparazione più antica è quella delle cialde (i cui fabbricanti già nel 1270 si riunirono in corporazione), diffuse in tutta Europa sin dai tempi degli antichi Greci (obleios) e dei Romani (alita dolcia). Prima in Francia e successivamente in Italia le cialde (dalle quali crêpes, pancake, gauffres e wafer sono varianti) divennero una tradizione popolare largamente diffusa in occasione di eventi: i venditori, con i cestini pieni di queste golosità, frequentavano mercati, fiere e sagrati di cattedrali nei giorni di festa, mettendo spesso in palio dei biscotti al gioco dei dadi.
Grazie alla lunga conservazione, i biscotti si prestavano perfettamente per i lunghi viaggi, come le Crociate in Terrasanta, i percorsi sulla via della seta o i viaggi di esplorazione marina. Marco Polo cita i biscotti, riportando l’usanza di un popolo lontano che sottoponeva il pesce ad un trattamento simile a quello del pane: “Hanno di molto buon pesce e fannone biscotto, che egli tagliano a pezzuola… gli appiccano al sale e così li mangiano tutto l’anno come biscotto”.
Per lunghi secoli il dolcificante unicamente usato rimase il miele, finchè un nuovo ingrediente, sbarcato per la prima volta a Venezia nel 996, si diffuse ampiamente: lo zucchero. Con il passare dei secoli la biscotteria, preparata soprattutto dai cuochi di corte, si fa sempre più raffinata ed elaborata, integrando ingredienti esotici, aromi, creme e marmellate. Intorno alla metà dell’Ottocento sorgono in Italia, Inghilterra, Francia, Belgio e Olanda i primi biscottifici, precursori della grande industria dolciaria di oggi; è la borghesia ottocentesca a consacrare i biscotti (aumentandone la richiesta) nei riti salottieri, gustandoli con il tè, la cioccolata calda o i vini passiti, conservati in pittoresche scatole di latta da esibire.
Oggi il biscotto, accompagnato ad un buon caffè, rimane un piccolo rito, un piacere da gustare lentamente, un break dai ritmi frenetici della quotidianità: dona ai tuoi clienti una gentilezza in più, con uno dei nostri biscotti di cortesia, che esalterà l’aroma del tuo miglior prodotto.
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