L’amaretto: una passione tutta italiana
L’amaretto è probabilmente uno dei biscotti di pasticceria più diffuso d’Italia e affonda le sue radici addirittura nel Medioevo.
Iniziò a diffondersi nei paesi arabi solo attorno al XIII secolo, mentre per una diffusione dell’amaretto in tutta Europa occorre attendere l’arrivo del Rinascimento.
Esistono due tipi ben distinti di amaretti: l’amaretto di Saronno e l’amaretto di Sassello.
Sebbene siano originari della Lombardia i primi e della Liguria i secondi, la loro forma è estremamente simile. Ciò che davvero distingue i due tipi di amaretto è la loro friabilità.
L’amaretto di Saronno, usato in tantissimi dolci tradizionali, come le pesche ripiene e il tiramisù, è famoso per la sua croccantezza e per la struttura interna alveolare. L’amaretto di Sassello, invece, è morbido e ricorda il marzapane ed è presumibilmente più “giovane” del suo fratello lombardo.
C’è un interessante leggenda dietro la storia degli amaretti.
Si narra che nel 1718 il Cardinale di Milano decise di recarsi in visita al Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno. In onore della sua visita una giovane coppia preparò un impasto a base di zucchero, armelline e bianco d’uovo che, fatto lievitare in forno, diede origine a dei biscotti tondi che vennero chiamati amaretti.
Vuoi preparare gli amaretti?
Per l’amaretto croccante di Saronno occorrono:
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100 g di mandorle amare non sbucciate;
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150 g di mandorle dolce non sbucciate;
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3 albumi d’uovo;
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750 g di zucchero semolato;
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0,5 gr di bicarbonato d’ammonio
Mescolate lo zucchero con il bicarbonato d’ammonio, poi mettetene metà nel mixer e unite tutte le mandorle. Tritate per un paio di minuti e aggiungete lo zucchero rimasto fino ad ottenere una polvere sottile.
Mettetela in una ciotola e unite gli albumi leggermente sbattuti con una forchetta, impastate e formate delle palline con l’interno della mano. Passatele nello zucchero semolato e man mano appoggiatele su una teglia coperta di carta da forno.
Infornate a 170° per circa 15 minuti.
Per l’amaretto morbido di Sassello occorrono:
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150 g di mandorle dolci sbucciate;
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50 g di mandorle amare sbucciate (o 200 g di mandorle dolci e meno zucchero),
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2 albumi d’uovo;
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200 g di zucchero semolato;
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zucchero a velo
Tritate le mandorle e montate a neve gli albumi, poi incorporate il composto con lo zucchero semolato fino a quando non saranno sciolti tutti i grumi. L’impasto non deve essere liquido.
Dopo aver steso su un piano da lavoro lo zucchero a velo, create la forma dell’amaretto impastando con le mani.
Infornate a 160° per circa 20 minuti.
Anche noi di Emmepi Dolci amiamo l’amaretto! Scopri tutto ciò che c’è da sapere sui nostri deliziosi biscotti di cortesia!