Piccoli brividi… ma anche dolci golosità!
«Questo è Halloween, grida insieme a noi,
fate largo a chi è speciale più di voi!».
Nightmare before Christmas (1993) Tim Burton
È arrivato il giorno più spaventoso dell’anno!
Halloween è una delle feste più note e amate negli Stati Uniti, che ad ogni 31 ottobre invadono le strade americane indossando costumi e bussando di porta in porta per il famoso “dolcetto o scherzetto”. Ma quello che qualcuno non sa è che questa celebratissima festività in realtà ha radici profondamente europee.
Le antiche origini di Halloween
Per trovare le origini di Halloween dobbiamo tornare molto indietro nel tempo, fino all’epoca dell’antica festa celtica di Samhain. I Celti, che circa 2000 anni fa hanno abitato gli attuali territori dell’Irlanda, della Gran Bretagna e del nord della Francia, celebravano l’inizio dell’anno il 1 novembre.
Questo giorno sanciva la fine dell’estate e del racconto e l’inizio del buio, freddo inverno, un periodo dell’anno che veniva spesso associato alla morte. I Celti credevano che la notte prima del nuovo anno le barriere che separavano i mondi dei viventi e dei morti si confondessero. La notte del 31 ottobre, dunque, celebravano Samhein, nella convinzione che i fantasmi dei defunti ritornassero sulla terra.
I Celti tuttavia non ritenevano che la presenza degli spiriti fosse solo motivo di guai: era infatti comune credenza che facilitassero le predizioni sul futuro dei Druidi. Per un popolo completamente dipendente dalla natura volubile del mondo, queste profezie erano un’importantissima fonte di conforto e li aiutava a superare il lungo e difficile periodo di gelo che li attendeva.
Per commemorare l’evento, i druidi costruivano molti falò sacri, attorno ai quali le persone si riunivano per bruciare colture e animali come sacrificio alle divinità celtiche. Durante la celebrazione, i Celti indossavano dei costumi – solitamente teste e pelli di animali – e si auguravano l’un l’altro fortuna.
Quando la festa era terminata, riaccendevano i fuochi che si erano spenti durante la sera con il fuoco del falò sacro, certi che li avrebbe protetti dall’inverno imminente.
Nel 43 D.C., l’Impero Romano aveva conquistato la maggior parte del territorio celtico. Durante i quattrocento anni in cui avevano governato sulle terre dei Celti, due feste di origine romane si erano unite alla tradizionale celebrazione di Samhain.
La prima era Feralia, un giorno della fine di ottobre in cui i Romani commemoravano il passaggio dei morti. Il secondo era un giorno in onore di Pomona, la dea romana dei frutti e degli alberi. Il simbolo di Pomona era una mela, ed è probabilmente per questo motivo che tutt’oggi uno dei giochi tradizionali tipici di Halloween è quello del “bobbing for apples”, il famoso gioco in cui si devono afferrare delle mele che galleggiano nell’acqua solo con la bocca.
l Giorno di Ognissanti
Il 13 maggio del 609 A.D., Papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon a Roma in onore di tutti i martiri Cristiani e dedicò loro una festività cattolica (il Giorno di Ogni Martire). Più tardi Papa Gregorio III espanse la festa a tutti i santi – non solo a quelli martirizzati – e spostò la festa da maggio al 1 novembre – l’odierno Ognissanti, ovvero All Saints Day.
Durante il IX secolo, l’influenza della cristianità era arrivata anche nelle terre celtiche, dove lentamente aveva iniziato a sostituire gli antichi riti dei Celti. Nel 1000 A.D., la Chiesa avrebbe battezzato il 2 novembre come la giornata in cui commemorare i defunti (l’odierno Giorno dei Morti, All Souls Day). Si ritiene che l’intento della Chiesa fosse quello di rimpiazzare la festa celtica dei morti con una festività legata al mondo cattolico.
Il Giorno dei Morti veniva celebrato in maniera molto simile al Samhain, con grandi falò, parate, vestiti in costume di santi, angeli e diavoli. Il giorno di Ognissanti veniva chiamato anche All Hallows Day (dall’antico inglese alholowmesse, che significa appunto All Saint’s Day). Perciò la vigilia di Ognissanti divenne All Hallows Eve, fino a diventare l’odierno Halloween.
Halloween sbarca in America
A causa del rigido sistema Protestante, le celebrazioni di Halloween erano estremamente limitate nelle colonie inglesi nel New England (la costa nord-orientale che va dal Maine al Connecticut). Era invece molto comune nel Maryland e nelle colonie del sud.
Mentre le credenze e la cultura delle differenti etnie europee si mescolava a quelle dei nativi americana, negli Stati Uniti iniziava a formarsi una versione molto “americana” di Halloween. Le prime celebrazioni comprendevano delle “feste-gioco”, eventi pubblici per celebrare il raccolto, augurarsi una buona fortuna, danzavano e cantavano.
Le feste coloniali di Halloween comprendevano ancora la tradizione di raccontarsi storie dell’orrore e di fare scherzi di ogni genere. Sebbene non fosse ancora nata la celebrazione dell’odierno “Halloween”, durante la metà del XIX secolo le festività d’autunno erano molto famose. È proprio in questo periodo che gli Stati Uniti vivono una nuova grande immigrazione dall’Europa (in particolare irlandesi), fondamentali per la crescita della popolarità di Halloween.
Dolcetto o scherzetto
Spinti dalle tradizioni irlandesi e inglesi, gli americani iniziarono a vestirsi in costume e bussare di porta in porta domandando per cibo o soldi, una pratica che anticipava il moderno “dolcetto o scherzetto”, (Trick or Treat in inglese).
C’era perfino la credenza fra le giovani nubili che nella notte di Halloween avrebbero avuto profezie magiche sul nome dell’uomo che avrebbero sposato grazie a dei trucchi “mistici” con gomitoli, specchi e bucce di mela.
Alla fine dell’Ottocento, Halloween si era ormai caratterizzato come una festa legata alla comunità e alla condivisione con i vicini, e si era notevolmente allontanata dal suo legame con gli spiriti. Erano ormai molto noti feste sia per bambini che per adulti, che presto divennero il modo più famoso per celebrare Halloween, con eventi che si focalizzavano su giochi, cibi di stagione e costumi.
I genitori venivano incoraggiati dai giornali e dai leader delle comunità a esibire cose “spaventose” o “grottesche” durante le festività. Grazie a questa spinta, Halloween perse gran parte delle sue superstizioni religiose e si preparò a diventare una delle più famose feste americane del ventesimo secolo.
I biscotti di Halloween
Sebbene il dolce associato storicamente ad Halloween sia la “Soul Cake”, torta dell’anima, nel corso dei secoli anche la pasticceria si è arricchita di nuove delizie, fra cui originalissimi biscotti davvero… spaventosi!
Fra i più noti troviamo gli Eyeball Cookies, adorabili biscotti ricoperti di glassa e decorati come se fossero dei veri occhi. Altre idee originalissime sono quelle dei biscotti del Vampiro, dove il succo di ciliegia con cui sono ripieni esce attraverso due piccoli fori nella pasta come il morso di un vampiro, o le Ossa di meringa, incredibilmente buffe.